La solidarietà in una foto: al via il concorso
L’iniziativa, finalizzata a far riflettere sui legami affettivi e morali che uniscono gli uomini e che li spingono all’aiuto reciproco, è frutto di un lavoro condiviso tra sei associazioni veronesi, Nadia onlus, Amici Senza Barriere Daniela Zamboni onlus, Self Help San Giacomo onlus, San Zeno onlus, Alzheimer Italia Verona e La Fraternità, aderenti al progetto «Per una comunità includente», promosso dal Centro di Servizio per il Volontariato. Tutte realtà operano in vari ambiti del volontariato sociale: adozioni internazionali, integrazione sociale della persona disabile, gruppi di auto mutuo aiuto sulle dipendenze, i disturbi alimentari e dell’apprendimento, carità, tutela dei diritti delle persone affette da Alzheimer e delle loro famiglie, sostegno ai detenuti e alle loro famiglie. Il concorso è aperto a tutti i cittadini italiani e stranieri residenti o domiciliati nel territorio nazionale e sarà suddiviso in due categorie: over 29 e under 29.
Le fotografie dovranno avere per soggetto un momento, una situazione o un luogo che richiami il concetto di solidarietà, liberamente interpretato. Per iscriversi c’è tempo fino al 19 maggio e la partecipazione è gratuita. Tutte le fotografie ammesse e premiate saranno esposte dal 24 giugno al 28 giugno in Gran Guardia e pubblicate online sulla pagina Facebook dedicata «Uno scatto alla solidarietà», sui siti internet delle associazioni che promuovono il concorso e del Centro di Servizio per il Volontariato.
L’ammontare complessivo dei premi è di 1.900 euro. Per informazioni www.nadiaonlus.it/concorso-fotografico-uno- scatto-alla- solidarieta/; e-mail: unoscattoallasolidarieta@gmail.com; 045.2474216.
L’iniziativa, patrocinata dall’assessorato ai Servizi sociali, dal Centro Servizi per il Volontariato e dal Circolo Fotografico Veronese, è stata presentata dall’assessore Stefano Bertacco come «un’occasione per far conoscere alla città un mondo che quotidianamente opera tra problematicità e disagio ma che, anche grazie a linguaggi comunicativi diversi come quello della fotografia, vuole promuovere solidarietà e inclusione».